fotocromaticas ec9b65c4 597a 4d0f 898a 55536fe20eef

Gli occhiali da sole fotocromatici sono adatti per il ciclismo?

La versatilità delle lenti fotocromatiche rende questi occhiali perfetti per il ciclismo, essendo questo uno sport caratterizzato da cambiamenti continui delle condizioni di luminosità a causa del meteo e dell’imprevedibilità del percorso. In questo post risponderemo ad alcune delle domande più comuni riguardo a questo tipo di occhiale. Cominciamo:

Cosa sono gli occhiali da sole fotocromatici e come funzionano?

Le lenti degli occhiali da sole fotocromatici diventano più chiare o scure a seconda del livello di radiazione ultravioletta. Se il sole splende in un cielo limpido, le lenti diventeranno più scure, mentre in assenza di sole torneranno trasparenti. Ma non temere, che siano trasparenti o scure, bloccheranno i raggi UVA e UVB: la sola cosa che cambierà sarà la quantità di luce che vi passerà attraverso. 

Questo effetto è causato dalla presenza di molecole che cambiano la propria struttura se esposte ai raggi UV. In sintesi, avviene una reazione chimica per la quale il legame fra gli atomi di carbonio e ossigeno della molecola viene rotto in presenza di luce solare / raggi UV. Questo meccanismo è reversibile e una volta che le lenti non sono più esposte alla luce solare e ai raggi UV, torneranno alle loro condizioni di trasparenza originale. Magia pura.

Quanto tempo occorre perché avvenga la reazione che provoca il cambio di tonalità delle lenti fotocromatiche?

Il tempo di reazione dalla massima trasparenza al massimo oscuramento cambia a seconda della qualità delle lenti. Minore sarà questo tempo, maggiore sarà la qualità delle lenti. Nei modelli migliori, il tempo si attesta attorno a 1 minuto e i risultati possono variare a seconda delle condizioni di luminosità. Entrare in un tunnel non è come percorrere una strada in cui si alternano zone soleggiate e all’ombra.

La transizione può essere più veloce o più lenta ma è sempre graduale, mai improvvisa. Se pensiamo a cosa può succedere in 1 minuto sulla bici, potrebbe sembrare un periodo troppo lungo; è comunque il tempo minimo raggiungibile con la tecnologia moderna. In ogni caso, gli occhiali da sole fotocromatici offrono senza dubbio più vantaggi che svantaggi.

Quanto sono scure le lenti fotocromatiche?

Una lente fotocromatica non può diventare scura quanto una normale lente oscurante. Una lente normale nera rende totalmente invisibili gli occhi dall’esterno ed è in grado di bloccare l’ingresso di un fascio luminoso più intenso. La lente fotocromatica al massimo della sua opacità, è di una tonalità nera fumè che rende visibili gli occhi dall’esterno.

Le lenti fotocromatiche di qualità offrono un intervallo dell’indice VLT (visible light transmission, ovvero trasmissione della luce visibile) maggiore, indicato da varie categorie numeriche (dalla 0 alla 4). La categoria 0 garantisce il maggior passaggio di luce, mentre la categoria 4 è quella con il maggior blocco di radiazione luminosa. Le lenti fotocromatiche al massimo della loro trasparenza lasciano passare dal 43 al’80% di luce (categoria 1), e solo dall’8 al 18% quando oscurate (categoria 3). 

Quando utilizzare gli occhiali da sole fotocromatici?

Gli amanti della MTB sono quelli che possono sfruttare al massimo gli occhiali da sole fotocromatici perché solitamente pedalano su percorsi in cui le condizioni di luminosità cambiano rapidamente e in modo netto nell’arco di pochi minuti. Ad esempio, non devono togliersi gli occhiali da sole se entrano in un boschetto con poca luce, evitando così di rischiare di perdere il controllo della bici o che qualcosa gli entri negli occhi.

Su strada e in montagna puoi usare questo tipo di occhiali da sole se parti al mattino presto o la sera tardi quando non c’è sole (o comunque se prevedi di ritornare dopo il tramonto). In queste situazioni, gli occhiali da sole fotocromatici sono superiori a quelli standard perché non ti obbligano a toglierli o indossarli col variare della luminosità. Qualsiasi ciclista l’ha fatto almeno una volta in vita sua, dobbiamo ammettere tutti di non aver indossato sempre gli occhiali da sole, ma questo non fa che lacrimare i nostri occhi e aumentare il rischio che un insetto ci si infili dentro nel momento meno opportuno.

Infine, sono perfetti per i giorni nuvolosi o per quelle uscite a tempo variabile in cui sai che il sole potrebbe spuntare e accecarti da un momento all’altro. Le lenti fotocromatiche sono anche utili in caso di pioggia leggera, dato che offrono una migliore visibilità rispetto alle lenti normali. Per situazioni con pochissima luce o scarsa visibilità, come con nebbia o foschia, ti consigliamo di provare lenti fotocromatiche di tonalità diverse, capaci di offrire una migliore definizione a causa del contrasto maggiore e così sforzare di meno i tuoi occhi.

Ci sono occhiali da sole fotocromatici polarizzati?

Sì, alcune lenti fotocromatiche di alta gamma sono anche polarizzare per evitare i riflessi. Non devi andare troppo lontano: fra le nostre collezioni Siroko troverai anche lenti fotocromatiche polarizzate.

Quali sono gli svantaggi degli occhiali da sole fotocromatici?

Alcuni li abbiamo già citati più in alto. Il primo è che il cambio di opacità della lente non avviene all’istante: questo significa che nel caso tu entri in un tunnel corto, potresti entrare ed essere già uscito senza aver notato un cambiamento nelle lenti.

Va però notato che questa situazione si presenta anche con occhiali da sole normali. In ogni caso, le lenti fotocromatiche offrono un range maggiore di trasmissione luminosa. E poi, dopo un tunnel solitamente se ne incontra un altro.

Un altro problema è rappresentato dalla plastica delle lenti fotocromatiche – realizzate in triacetato di cellulosa (TAC) o policarbonato (PC) – che tende a perdere le sue proprietà col passare del tempo. Parliamo di periodi piuttosto lunghi, solitamente 2 – 3 anni. È probabile che avrai già comprato un paio nuovo prima che il precedente si sia rovinato. Le lenti fotocromatiche minerali durano una vita ma sono anche più pesanti, più costose, più delicate e non molto adatte al ciclismo.

In conclusione, alcuni tipi di lenti fotocromatiche non si comportano bene in presenza di temperature estreme, dato che il composto chimico è termocromatico oltreché fotocromatico. Questo significa che, passata una certa temperatura, la lente rimane trasparente e non si oscura più (o il contrario). Ma non preoccuparti! Per prima cosa, parliamo di temperature davvero estreme (verso l’alto o verso il basso). E per seconda, le lenti fotocromatiche di alta qualità non sono sensibili alla temperatura e funzionano perfettamente in condizioni estreme come provato dai nostri test.

Con questo articolo speriamo di essere riusciti a rispondere a tutte le tue domande sulle lenti fotocromatiche e averti aiutato a vedere chiaramente il loro potenziale per il mountain biking e il ciclismo su strada.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli in evidenza